Le fiabe nascondono segreti

La Notte di Halloween - 31 ottobre 2021
blog autore
Classe 1A con i formatori Francinetti Denise e Panseri Chiara
Caricato il 28 ottobre 2021

“Non lasciarti vincere dal male, ma vinci con il bene il male”

Cit. di San Paolo ai Romani

La vera storia di Crudelia Demon

di Lodetti Greta e Maestroni Giulia

C’era una volta, in un posto lontano e sconosciuto, Crudelia, una bambina molto particolare, perché possedeva una ciocca di capelli bianca. Crudelia fu adottata da Catherine, perché la sua vera madre, la Baronessa, decise di abbandonarla sia per la sua giovane età, sia per andare a disintossicarsi.
Con il tempo la Baronessa si riprese la sua vita e rivolle indietro sua figlia, ma vide il rapporto molto stretto che possedevano Crudelia e Catherine e per gelosia decise di ucciderle, senza rivelare alla figlia la sua vera identità.
Il piano consisteva nel radunare 101 dalmata e lasciare ai cani le due donne come pasto e così avvenne: il giorno seguente, Crudelia e Catherine furono uccise e seppellite nel giardino della Baronessa.
Passato parecchio tempo, un giorno, la Baronessa si ritrovò davanti Crudelia, accompagnata da 101 cani dalmata.
La ragazza era completamente cambiata: in faccia sembrava avesse una maschera da quanto era sfregiata e in testa aveva tantissimi ragni per colpa della sepoltura…
La Baronessa scappò e si nascose, ma Crudelia la lasciò andare e non la seguì perché, anche se all’inizio il suo piano era quello di vendicarsi, nel momento in cui la vide si ricordò delle parole di sua “madre” che un giorno le aveva detto:” La vendetta non porta a niente, il perdono invece porta serenità”. Così, il giorno dopo, Crudelia si presentò a casa della Baronessa e decisero di parlare in modo civile per capire il motivo del suo atteggiamento. Alla fine la Baronessa le svelò la sua vera identità e regalò alla figlia una rosa magica per farsi perdonare. Non appena Crudelia la toccò, tornò viva e bella come un tempo.
Il giorno dopo andarono alla polizia e la Baronessa decise di costituirsi.
Da quel giorno Crudelia ricostruì la sua vita e cambiò il suo nome in Estella, perché era così che la Baronessa l’avrebbe voluta chiamare.

L’incubo della principessa Tiana

di Micheloni Serena e Gotti Martina

C’era una volta, tanto tempo, fa una bambina di nome Tiana.
La piccola viveva insieme alla madre e alla sua migliore amica e trascorse la sua infanzia serenamente finché arrivò alla giusta età per iniziare a mettere in pratica un suo grande sogno: diventare chef.
La ragazza, con tanti sforzi e sacrifici, riuscì così ad aprire il suo primo ristorante.
Una sera nel suo locale si tenne una festa; Tiana a metà serata decise di prendere una boccata d’aria sul balcone e, inaspettatamente, incontrò un piccolo ranocchio che, con sua sorpresa, sapeva parlare.
La ragazza, seppur scioccata e senza parole, decise di ascoltare le parole del ranocchio che  raccontò di essere un principe che era stato maledetto per la sua vanità e arroganza e che se una dolce ragazza le avesse dato un bacio lui sarebbe ritornato come prima.
Tiana allibita, credendo fosse uno scherzo, inizialmente se ne andò, ma dopo pochi istanti ci ripensò e decise di accontentare il ranocchio, dandogli un dolce bacio.
Improvvisamente una nube verdastra circondò i due giovani e appena aprirono gli occhi si resero conto che tutti e due ora erano rane.
Prima che la ragazza dicesse una parola, una folata di vento spinse giù dal balcone i due anfibi, che si ritrovarono in poco tempo in una palude. La ragazza pianse per svariati giorni e tenne il muso per molti mesi, nonostante il ragazzo ranocchio cercasse di consolarla, ma lei lo respingeva tutte le volte.
Tiana era affranta, ma soprattutto furiosa, così da prendersela con tutta la palude: iniziò a uccidere tutti gli animali, come il ranocchio aveva ucciso tutti i suoi sogni.
Prima però di assassinare anche il ragazzo egli, mentre Tiana era distratta, riuscì a rubarle un bacio e per magia lei tornò umana e così pure il principe.
Poco tempo dopo i due si sposarono e vissero una vita felice, lavorando nel loro nuovo ristorante.

Ariel, la principessa degli abissi

di Mazza Julia Federica e Muré Samuele

C’era una volta la principessa Ariel, una sirena che viveva in fondo al mare e che un giorno si innamorò di un principe terrestre, che non riuscì però mai a conoscere, nonostante cercasse in ogni modo di incontrarlo, perché i giovani vivevano in mondi troppo diversi.
Un giorno decise di recarsi dalla strega Ursula per chiederle aiuto a conquistare il principe, in cambio lei le avrebbe donato la sua voce, che era molto dolce e melodiosa.
Così la strega cattiva le diede una pozione “magica” per fare innamorare il principe di lei, ma una volta bevuta la pozione, sfortunatamente, le venne lanciata una maledizione da parte della strega che era gelosa della bella sirena. Ariel si allontanò da tutti, il viso invecchiò, la sua pelle diventò grigia, i capelli elettrici e il suo animo buono cambiò tanto da diventare cattivo.
Suo padre, il re, visto il nuovo aspetto della figlia, decise di esiliarla nel fondo del mare, ma un giorno Ariel si allontanò di nascosto dagli abissi e improvvisamente vide una barca con a bordo un ragazzo familiare.
Subito si ricordò del principe e si innamorò di nuovo, così salì sulla barca, ma lui si spaventò per il suo aspetto e lei, presa dalla rabbia per questo fatto, prese un coltello e lo pugnalò. Ariel si gettò poi in mare e inavvertitamente colpì uno scoglio, svenne e quando riprese i sensi le riaffiorarono alla mente i ricordi. La maledizione si spezzò e la ragazza si ricordò anche della morte del principe per mano sua.
Ursula, vedendo la disperazione negli occhi di Ariel, si rese conto che tutta quella cattiveria era inutile e di essere stanca di fare del male alla gente, quindi decise di aiutarla a far resuscitare il suo amato.
Per farsi perdonare, le tolse la coda e la fece diventare umana.
La principessa Ariel andò a vivere con il principe e vissero felici e contenti.

Anna e la pozione maledetta

di Ramondino Elena e Lozza Sofia

C’era una volta una principessa di nome Anna, che viveva con la sorella maggiore Elsa.
Anna era fidanzata con il principe Hans e lo voleva sposare, così chiese il consenso a Elsa ma lei glielo negò. Anna all’inizio ci rimase male, ma poi ci passò sopra e, seguendo il consiglio della sorella, lasciò il ragazzo.
Hans si infuriò perché il suo unico desiderio era di diventare re, così, per vendicarsi, decise di riunire la famiglia e mettere nel calice di Anna una pozione per ucciderla, ma la pozione era sbagliata e, al posto di ucciderla, le fece una maledizione per farla diventare cattiva.
Anna, inconsapevole di tutto ciò, andò a dormire, ma il giorno dopo si svegliò strana e disorientata, le girava la testa e tremava tutta.
Dopo qualche giorno la ragazza andò in paese e fu lì che iniziarono a manifestarsi gli effetti della pozione: diventò cattiva, con le mani fredde e i capelli bianchi, gli occhi color ghiaccio e il vestito divenne blu.
Era arrabbiatissima con tutto il paese, ma mentre insultava gli abitanti del villaggio incontrò un affascinante principe di nome Kristoff, con i capelli biondi e gli occhi verdi.  Anna cominciò a imprecare anche verso di lui, ma quando i loro occhi si incrociarono l’atteggiamento cambiò e uscì di nuovo la dolce e aggraziata Anna che era sempre stata.
Questa cosa colpì anche Elsa, ma soprattutto Hans che si preoccupò molto, sapendo che l’incantesimo sarebbe cessato se Anna avesse trovato l’amore vero.
Kristoff, saputo da Elsa cosa era successo alla sorella, decise di affrontare Hans e con un tranello portò davanti a lui Elsa, che lo congelò per sempre.
Kristoff a quel punto, approfittando di un momento di distrazione di Anna, la baciò, spezzando così l’incantesimo; poco dopo i due giovani si sposarono, Elsa divenne regina e vissero tutti felici e contenti.

Il diario della sposa cadavere

di Panza Elisa e Castelli Caterina

~ 7 gennaio 1826~
Mi presento sono Emily, oggi ho conosciuto un ragazzo di nome Victor e per questo ho iniziato questo diario: voglio raccontarti i pezzi della nostra storia.
Victor è un ragazzo alto e magro, con i capelli neri carbone che ricadono delicatamente sul viso; è tranquillo e responsabile ma anche molto simpatico, a differenza mia che sono più testarda e impaziente.
Continua a ripetermi che gli piacciono tanto i miei capelli e i miei occhi.
Mi piace e penso che ricambi i miei sentimenti.

~ 1 giugno 1829~
Oggi Victor mi ha chiesto di diventare sua moglie, uniti dal patto, finché morte non ci separi. Il matrimonio si svolgerà a inizio ottobre.

~ 28 settembre 1829 ~
Quando mi è giunta la notizia ancora non ci credevo, una malattia terminale me l’ha portato via. Tra pochi giorni ci saremmo dovuti sposare, invece, l’indomani ci sarà il suo funerale, ma io farò di tutto per riaverlo qui con me.

~13 ottobre 1829~
Un mese fa ho promesso a me stessa che lo avrei riavuto con me ed eccomi qui a stringere un patto con la morte in persona. Mi era giunta voce che stringere un patto simile avrebbe portato conseguenze, le riesco già a percepire: il mio aspetto è cambiato, ho paura che lui non mi riconosca più.
Quando mi ha conosciuto la mia corporatura era esile ma aggraziata , i miei capelli erano lievemente mossi e molto setosi.
Ora il mio viso è sciupato e molto magro e i miei capelli hanno una forma indefinita. Porto i segni del mio errore.

~26 ottobre 1829~
Il patto è suggellato, è giunto il momento, intravedo già la sua figura incamminarsi verso di me.
<<Chi diavolo sei?>> mi ha domandato Victor intimorito
“Ma come non mi riconosci, ho fatto tutto questo per te e mi dici così?” ho pensato appena mi è giunta la sua voce.
<<Sono Emily>> gli ho risposto.
<<No, è impossibile. La mia Emily è molto più bella, il suo corpo è aggraziato e il suo sguardo esprime gioia, non come te…>> ha detto con tono deluso.
Mi ha squadrato dall’alto verso il basso.
<< Ma soprattutto lei mi ha promesso che se ci fosse successo qualcosa sarebbe andata avanti… e lei mantiene sempre le promesse>>.
A questa affermazione mi si è spezzato il cuore. Aveva ragione. Io non ero così.
L’ho lasciato andare…
Victor è tornato nel sonno eterno.

~17 dicembre 1829~
Ho accettato il fatto che non avrei dovuto fare quel patto, non dovevo scherzare con il tempo, ma sto rimediando ai miei errori. La natura ha notato che mi sono pentita e mi sta ripagando ridandomi la vera me: con lineamenti femminili, senza segni sul viso e con i capelli che Victor amava tanto.

La rinascita di Harley Queen

di Donadoni Rebecca

Dopo anni di fidanzamento Harley Quinn e Joker si lasciarono.
Harley ne fu distrutta e per cinque mesi rimase sdraiata sul letto a mangiare qualsiasi tipo di dolce, ingrassando di dieci chili. Anche i capelli ne risentirono, erano sempre spettinati e sporchi perché non se li lavava mai.
Un giorno, mentre si guardava una maratona di film, Harley rimase colpita da uno in particolare, in cui si parlava di una ragazza distrutta perché il suo ragazzo l’aveva tradita e di come fosse riuscita a tornare se stessa, solo con le sue forze.
Questo film diede ad Harley così tanta motivazione che si rese conto di quanto fosse stata stupida ad essere diventata una criminale solo per amore, abbandonando il suo lavoro e le sue passioni e ad essersi ridotta così solo per aver poi perso il fidanzato.
Harley si fece una lunga doccia, andò dal parrucchiere e si fece fare un trattamento ristrutturante per ridare lucentezza e pettinabilità a quei capelli che erano diventati secchi e sfibrati.
Si iscrisse anche in palestra e dopo un mese riuscì a perdere i chili di troppo.
Infine riuscì anche a riprendere il suo lavoro come psichiatra.
Harley Queen riuscì così a tornare tornò alla sua vita serena, dimenticando il brutto periodo passato accanto a Joker.

Cenerentola la zucca vivente

di Brambilla Alessia e Lupini Daniela

C’era una volta una fanciulla di nome Cenerentola, che era sempre stata gentile e buona con tutti, fino al giorno della morte della madre.
Dopo la perdita anche del padre, la matrigna e le sorellastre iniziarono a trattare male Cenerentola e pian piano anche lei diventò perfida e cattiva con tutti.
La ragazza un giorno andò nel bosco a fare una passeggiata e incontrò il principe Matteo, il più malvagio del paese, che la invitò alla festa nel suo castello. Per fidanzarsi con il principe però Cenerentola avrebbe dovuto uccidere qualcuno, per dimostragli la sua malvagità.
Così il  giorno della festa la giovane chiamò la fata madrina a cui spiegò il suo piano malefico. La fata per impedire questa sua cattiveria la trasformò in un mostro a forma di zucca: l’incantesimo poteva essere spezzato soltanto con il vero amore.
Nonostante questo Cenerentola non si fermò, ma portò avanti il suo piano malvagio: decise di uccidere le sorellastre e la matrigna, ma mentre stava per farlo arrivò a fermarla il principe Andrea, buono e gentile con tutti.
Lei si chiese chi fosse e perché la stesse fermando e lui rispose che era il fratello gemello di Matteo e che l’aveva chiamato la fata madrina perché sapeva che se avesse ucciso non se lo sarebbe mai perdonato.
Cenerentola capì di avere sbagliato e di non essere innamorata di Matteo ma di Andrea e che anche lui ricambiava: questo sentimento spezzò il sortilegio e la ritrasformò in una bella fanciulla.
I due giovani si sposarono e trascorsero una vita meravigliosa insieme.

L’invidia della regina di cuori

di Six Sofia e Cavalli Samantha

C’era una volta, nel Paese delle Meraviglie, un castello dove vivevano due sorelle soprannominate da tutti la regina buona e la regina cattiva, chiamata anche regina di cuori perché aveva la bocca a forma di cuore, i vestiti con i cuori e persino la sua grande testa era a forma di cuore.
Questa regina era incattivita dalla gelosia verso la sorella, che era invece vista come quella buona ed era molto più bella. In effetti la regina di cuori non si curava molto del suo aspetto: aveva sempre occhiaie spaventose, capelli sporchi e sfibrati e in più il suo passatempo preferito era diventato decapitare le teste delle persone che non le obbedivano, operazione che spesso le creava ferite e tagli.
Un giorno gli abitanti del regno fecero una festa in onore della regina buona ma non invitarono la regina di cuori per paura che rovinasse tutto; lei infuriata cercò di scagliarsi contro la sorella buona ma non vide un gradino, inciampò e batté la testa, perdendo la memoria per molto tempo.
Durante questo periodo, grazie alle cure dell’amorevole sorella, tornò buona e anche il suo aspetto migliorò: ora era sempre ben pettinata e truccata.
Dopo anni le tornarono lentamente i ricordi e con essi la consapevolezza di aver ucciso delle persone senza motivo: decise perciò di rimanere buona per riparare a tutto il dolore che aveva procurato.

Le extension di Rapunzel

di Guerra Valentina e Ciriello Lisa

C’era una volta una ragazza di nome Rapunzel, dai capelli neri e lunghi.
In una notte buia e tempestosa fu rapita dal suo castello da una strega che, essendo gelosa di lei perché bella e giovane, la rinchiuse in una torre così alta che era impossibile da raggiungere.
Poiché Rapunzel tentò più volte di scappare, la strega, come punizione, le tagliò i suoi bellissimi capelli lunghi.
La ragazza, sopraffatta dalla disperazione, decise di vendicarsi e dopo aver tramortito con una padella d’acciaio la strega, scappò dalla torre e si rifugiò nel bosco.
Trascorsi alcuni giorni, la ragazza trovò nel bosco delle erbe e dei funghi velenosi con cui preparò una zuppa mortale per compiere la sua vendetta nei confronti della strega.
Uscita dal bosco incontrò però un ragazzo al quale raccontò ciò che gli era appena accaduto.
Il giovane, per farla felice, le portò allora delle extension bionde e tanti bellissimi regali, così da farle capire che essere gentile era meglio della vendetta.
La ragazza decise di non uccidere più la strega, si innamorò perdutamente del ragazzo e vissero felici e contenti per tutta la vita.

Elsa e il bacio rubato

di Papa Alessia e Motta Giorgia

C’era una volta una principessa di nome Elsa, che viveva con la sorella Anna.
Elsa era una ragazza speciale perché dotata di poteri, a differenza di Annache invece era fidanzata e si stava per sposare.
Il migliore amico di Elsa era Jack, da sempre innamorato di lei, che non riuscendo più a trattenere i suoi sentimenti, un giorno andò da Elsa dicendole che provava qualcosa per lei, ma la ragazza lo rifiutò e il giovane ci rimase male.
Allora Jack creò una pozione magica da dare alla ragazza per farla innamorare: il giorno del matrimonio della sorella Elsa aveva un’acconciatura molto bella con dei boccoli e una treccia con dei brillantini.
Jack mise la pozione dentro il bicchiere della ragazza, lei iniziò a bere ma lui si accorse di aver sbagliato: preso dalla fretta, invece di prendere la pozione per farla innamorare, aveva preso quella per farla diventare cattiva. La mattina dopo Elsa si svegliò con un grande mal di testa, il pomeriggio andò da Anna e per sbaglio le tirò uno schiaffo: da lì cominciò a trasformarsi e ad essere cattiva.
Elsa aveva un aspetto orribile, i suoi capelli erano arruffati, quasi sporchi, sembravano bagnati come se avesse piovuto e aveva brillantini sparsi sulla testa. Creò un castello di ghiaccio e mise il  pupazzo di neve davanti al castello come guardia.
Poi catturò tutti gli abitanti e li mise nel castello di ghiaccio, congelando poi il villaggio.
La notte Jack uscì dal castello senza farsi vedere dal pupazzo di neve e andò da Elsa, riuscendo a rubarle un bacio mentre lei dormiva.
Il giorno dopo Elsa ritornò buona grazie al bacio di Jack, capì di aver preso una cotta e i due giovani finalmente si fidanzarono.

L’antidoto di Mavis

di Giglio Gabriele e Cisana Greta

Tanto tempo fa c’era una vampira cattiva di nome Mavis, che viveva in un castello abbandonato insieme ai genitori e ai fratelli.
Una sera fredda e oscura, mentre la famiglia era a caccia, la ragazza rimase da sola nel castello.
Durante la notte sentì uno spaventoso rumore provenire dal muro e, incuriosita, scorse una porta misteriosa, ci entrò e quello che vide fu sorprendente: Dracula nel suo rifugio segreto.
Il vampiro, vedendo la bella e giovane vampira, decise che sarebbe diventata la sua schiava e la costrinse a rimanere con lui.
Mavis, stanca però di subire soprusi e impaurita dal vampiro, dopo poco trovò il modo di fuggire, approfittando della distrazione di Dracula.
Mentre scappava si intrufolò in un portone che non aveva mai visto e scoprì che in una sala interna era custodito il famoso antidoto che permetteva ai vampiri di tornare umani.
Mavis decise di berlo, prima di scappare dal castello, e così si trasformò in una bellissima ragazza. Riuscì poi a raggiungere la sua famiglia, che la cercava da ore nella foresta intorno al castello.
La giovane raccontò l’accaduto ai suoi cari che, per vendicarsi, decisero di tornare al castello, e muniti di aglio e di paletti di legno, si sbarazzarono una volta per tutte di Dracula.
Mavis fece bere l’antidoto anche a tutta la sua famiglia e vissero tutti felici… umani e contenti.

Belle: la bestia

di Pelucchi Eleonora e Bettini Angelica

C’era una volta una principessa di nome Belle, che viveva in un paesino in mezzo alla campagna.
Un giorno decise di andare a fare una passeggiata nel bosco e lì vide un enorme castello che sembrava disabitato e, poiché Belle era una persona molto curiosa, decise di visitarlo.
Una volta entrata notò subito i graffi e il sangue sulle pareti e sul pavimento, ma questo non la scoraggiò dal salire al piano superiore, dove venne sorpresa da una figura grande e paurosa: la Bestia.
La creatura la prese e la rinchiuse nella torre, ma la giovane, dopo tre giorni, impazzì e lui si rese conto di non poter più sopportare tutti quei lamenti.
Decise così di morderla per trasformarla: dopo pochi minuti la giovane divenne cattiva e trasandata nell’aspetto.
Nel frattempo il padre di Belle, preoccupato per la scomparsa della figlia, decise di andarla a cercare nel bosco.
Avvicinandosi al castello vide il cavallo della figlia legato ad una staccionata e decise di entrare: trovò Belle con i capelli arruffati, gli occhi neri e le labbra viola per il freddo sopportato nella prigione.
Il padre cercò una soluzione per aiutare la figlia a tornare come era prima e l’unica cosa che gli venne in mente fu di tenerla tra le braccia e raccontarle i momenti felici passati insieme, sperando che questo servisse a qualcosa.
Dopo alcuni minuti di incertezza e di attesa il padre si accorse che Belle stava iniziando a tornare se stessa, con i suoi capelli mossi e lucenti e le sue labbra rosee.
Prima che la Bestia si accorgesse della presenza del padre i due scapparono dal castello e tornarono a casa, dove vissero felici, dimenticando per sempre quella brutta avventura.

Allison killer

di Ripamonti Victoria e Murru Melissa

C’era una volta una baby-sitter diversa dalle altre che viveva in un bosco nell’Arizzona, si chiamava Allison e aveva 20 anni.
Era una ragazza trascurata, aveva i capelli mossi e spettinati con due fiocchi stracciati, il trucco colato ed era crudele e spaventosa.
Un giorno dei ragazzini si addentrarono in quel bosco e dopo ore di cammino trovarono la casa dove viveva Allison; entrarono e si avviarono verso il salotto: lì trovarono degli strani oggetti che venivano utilizzati per evocare i demoni.
Ad un tratto sentirono dei rumori provenire dall’entrata, erano dei passi che si avvicinavano sempre di più a loro. Impauriti andarono verso  il bagno e si nascosero lì, chiudendo la porta a chiave. Allison vide qualcosa di strano, erano delle impronte che andavano verso il bagno, così cercò di aprire la porta ma non ci riuscì.
Prese la chiave di riserva, ma quando la aprì trovò i tre ragazzi spaventati, si presentò allora a loro e gentilmente li fece uscire dal bagno.
Dopo una chiacchierata Allison propose ai ragazzi di fare una seduta spiritica: dopo vari tentativi sembrava funzionare perché le candele che circondavano il tavolo si spensero.
I ragazzi spaventati si alzarono di colpo ed Allison accese la luce del corridoio dove vide un’ombra che lei già conosceva: era il demone evocato da lei molte altre volte. I ragazzi scapparono di corsa dalla casa senza che Allison riuscisse a fermarli. La ragazza, dopo aver sistemato tutto, andò a dormire, felice di aver spaventato altri poveri ragazzi. Durante la notte però Allison sognò il nonno, che era mancato due anni prima, e che le disse di smetterla di fare sedute spiritiche e di non spaventare più ragazzi innocenti.
Allison svegliò di colpo e capì che quello che suo nonno le aveva detto aveva un senso, così uscì di casa portando con sé tutto ciò che riguardava le sedute spiritiche, accese un falò e gettò al suo interno tutti quegli oggetti, dandogli fuoco. Dopo qualche mese Allison si fece nuovi amici e cambiò completamente vita, diventando una persona migliore. Anche il suo aspetto cambiò radicalmente: ora aveva i capelli mossi e ordinati, con i fiocchi ben fatti e il trucco era semplice ma bello.
Finalmente si sentiva bene con se stessa.

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